A Romaaaaa!!!, Capitolo X | Roma

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view post Posted on 10/6/2011, 18:07






Cavolo,ormai di quello che stava succedendo non ci capivo più niente.
Il momento prima stavo medicando mia sorella,quello dopo lei era sparita e la camera era diventata strana e quello dopo ancora mi sorpresi a far sdraiare Silvia sul letto. Senza sapere perchè lo stavo facendo e se era d'accordo lei tra le altre cose...però a lei non sembrava dispiacere così tanto così continuai...nel caso mi avrebbe comunque potuto fermare lei,cosa che però non successe. O almeno non per mano sua: poco dopo qualcuno bussò alla porta e solo allora mi resi realmente conto di ciò che stavamo per fare.
Un po' scocciato e un po' imbarazzato andai ad aprire alla porta,trovandomi di fronte Alexander.
La cosa mi infastidì enormemente.
" e adesso che vuole...???"
Lo guardai con sguardo mezzo minaccioso,ma lui disse che stava cercando Kat,così decisi di fargli la cortesia di rispondergli in modo garbato.
- E' uscita e non ho idea di dove possa essere andata,ma conoscendola puoi provare a cercarla in giardino o nella piscina dell'hotel.
chiusi la porta e senza nemmeno accorgermene diventai tutto rosso mentre mi giravo a guardare Silvia.
Non mi era mai capitata una situazione del genere perciò non sapevo quali erano le parole esatte da dire....quindi,pur di evitare di dire cazzate,tenni il becco chiuso,lo sguardo rivolto verso il basso.



Ridacchiando da sola come un'ebete pervertita uscii dalla stanza prendendo un costume da bagno e avviandomi verso la piscina.
Non avevo dubbi che si sarebbero lasciati prendere dal momento,doptutto non è che non avevo preso niente da mio fratello...!!
Mi stesi su uno dei tanti lettini in legno che c'erano ai bordi della piscina e chiusi gli occhi mettendomi degli occhiali da sole.
Volevo concentrarmi sull'ambiente che mi circondava,rilassarmi un attimo e non pensare a niente.
Anche se in effetti,potevo sembrare alquanto strana con il bikini bianco,gli occhiali grossi e neri che mi ricoprivano metà della faccia, sdraiata su un lettino di legno in una piscina all'aperto a chissà che ora della notte.
Quindi sì,la testa dovevo averla picchiata forte.

 
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view post Posted on 10/6/2011, 22:43

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Bene, adesso?? Mark si fissava le scarpe ed io ero ancora sdraiata sul letto con la camicia sbottonata; restammo così per non so quanto tempo, poi mi decisi a dire una frase, forse fuori luogo:
-Beh, c'eravamo quasi ...-
ma come c'eravamo quasi?!?!? Cosa ti salta in mente Silvia?! Sei impazzita?!? E non continuare a parlare a vanvera ...
-Io volevo che accadesse ...- ancora?! Taci quindicenne in calore! -Voglio che accada ... Con te- Silvia, basta! Te lo ordino! -Ma non adesso- Okay, il danno è fatto; non ti capirà, cara, è un ragazzo che è andato a letto con chissà quante ragazze.
Stavo per aggiungere qualcos'altro, ma per fortuna mi fermai.
Andai verso di lui e lo abbracciai forte.
-Io ...- non ricordai più cosa dovevo dirgli, mi ritrovai attaccata alle sue morbide labbra.
Dopo uscì dalla mia bocca una domanda, improvvisamente:
-Come è stata la tua prima volta??-.




Ancora scioccato, trovai Katly distesa e a prendere il sole;
-Non riesco a fare l'amico di Silvia, davvero non ci riesco ... Sono geloso di tuo fratello; io ... Io non so con chi parlarne!- gli dissi disperato. -Lei è tutta sua; lui ha tutto quello che lei non ha voluto dare a me-.
Aspettai un po' di tempo per prendere coraggio e dirle quello che avevo appena visto:
-Prima ho bussato in camera tua per dirti un paio di cose che adesso non mi vengono in mente, ma che ti ho riassunto prima ...- tirai un sospiro -lo hanno fatto-.

 
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view post Posted on 10/6/2011, 23:45






L'affermazione di Silvia mi spiazzò più di prima,ma almeno riuscii a calmarmi un attimo. Il punto era "ma tu vuoi arrivarci?"
solo che non riuscivo a dire quelle parole...non in quel momento,ma come se mi leggesse nel pensiero disse subito che lo voleva.
"Quindi dobbiamo continuare?" fu il mio primo pensiero,ma l'attimo dopo mi sembrò che fosse già più tornata in sè.
Le sorrisi e la baciai dolcemente,desiderando di restare semplicemente così,insieme.
Alla sua domanda però restai un po' spiazzato...okay,molto spiazzato e ci fu un lungo momento di silenzio.
- Uhm,dunque...- cominciai,imbarazzato al massimo - E' stata una cosa abbastanza intensa...ma non credo che sia così interessante...uhm,sono un po' stanco...vogliamo tornare in camera?-
dissi rivestendomi.



"Ed ecco che arriva un'altro rompiscatole."
pensai,non perchè mi stesse particolarmente antipatico - non è che lo conoscessi così bene...-ma aveva interrotto la mia quiete.
" E io che volevo prendermi un po' di luna..."
Tuttavia rimasi immobile ad ascoltarlo,cercando di comprendere la sua situazione ma in realtà non potevo nascondere che la cosa mi rendeva piuttosto felice.
Però c'era un'osservazione che non potei fare a meno di notare.
- Scusa,ma tu sai che il tuo acerrimo nemico in amore è mio fratello e che la sua fidanzata,nonchè la tua super cotta da Dio solo sa quando,è la mia migliore amica...quindi perchè dici queste cose proprio a me? Non che non ti voglia aiutare,mi piace mettere i bastoni in mezzo alle ruote di Mark,ma Silvia si arrabbierebbe...comuque,amico,le opzioni che hai sono tre: o ti fai venire di riuscirti ad essere suo amico,o ti trovi un'altra ragazza per cui avere una fissa e diventare uno spaventoso stalker,altrimenti,- dissi con sguardo divertito avvicinandomi un poco a lui - te la riprendi.

 
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view post Posted on 11/6/2011, 00:04

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-E' stata una cosa abbastanza intensa, ma non credo che sia così interessante... Uhm, sono un po' stanco ...Vogliamo tornare in camera?-.
Ammetto che ci rimasi un po' male; volevo una risposta almeno un po' più dettagliata ... Dopotutto non gli avevo chiesto né con chi l'avesse fatto, né quando, né dove! Gli avevo semplicemente chiesto com'era, volevo sapere le emozioni che aveva provato, cavolo! Non puoi rispondermi dicendo "E' stata una cosa abbastanza intensa" ... Mmh, okay: pensandoci "abbastanza" per Mark significava "tanto, troppo", quindi era stata una cosa "troppo intensa", ma in che senso?! Oddio ... Nella mia mente passavano immagini ambigue ...
-Ma in che senso "intensa"?? Lei ti piaceva tanto oppure ...??- ommioddio (tutto attaccato).
Pensai di far la finita mettendomi nei suoi panni: dopotutto non era poi così "carino" parlare con la sua ragazza delle passate esperienze amorose (e non solo), quindi mi agganciai con un altro discorso:
-Emh ... Veramente non so se ritorno in camera ... Devo prima parlare con Katly, ma adesso lei è impegnata a parlare con "qualcun'altro" ... Aspettami in camera, ti raggiungo dopo amore- gli diedi un bacio e corsi velocemente, meta "nonsodov'èKat".
La trovai sdraiata a prendere il sol ... Emh! Non c'era sole, era notte! Che ci faceva in bikini con degli occhiali da sole??
-Katly devo dirti quello che è successo là dentro, nella tua camera ... Ah, ti cercava Alex, cosa voleva??



-Te la riprendi-
-Me la riprendo??. dissi con tono interrogativo.
-Me la riprendo!-.
Già, dovevo riprendermela, ma come?? Intanto mi allontanai da Katly e facendole "ciao" con la mano ripetevo a bassa voce:
-Me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo, me la riprendo ...-

 
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view post Posted on 11/6/2011, 11:36






Un po' mi dispiaceva vederla così,ma non me la sentivo di risponderle...come facevo a dirle com'era stato?? Diavolo,non sono mai stato bravo a parole...cavolo,e adesso lei sembrava piuttosto interessata.
La lasciai andare da Kat,senza fare molte storie e andai in camera,dove mi sdraiai subito e in un batter d'occhio mi addormentai.



Non potei fare a meno di ridere quando vidi l'espressione sul suo viso! Accidenti,era così divertente! Ci sperava ancora quello??
"Ma se ha voluto farlo con mio fratello e non con te non dovrebbe essere abbastanza per farti rinunciare,o per lo meno per capire che non hai speranze!"
Okay,sì,lo ammetto: divento una vipera quando sono giù. Ma era così divertente...e poi non è che cadeva il mondo se una volta tanto mio fratello si conquistava qualcosa. In fondo era un aiuto pure per lui,no?
Poco dopo arrivò Silvia a chiedermi un paio di cose,ma lasciai perdere la sua domanda e arrivai dritta al punto:
- Cos'è successo nella mia camera,Silvia? -
Le chiesi togliendomi gli occhiali dagli occhi,con un sorriso smagliante.

 
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view post Posted on 11/6/2011, 13:58

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-Cos'è successo nella mia camera, Silvia?-
-Non ricordo come è successo, ma lentamente mi ha fatto sdraiare su letto; le sue mani mi toccavano la schiena, lentamente scendevano e poi risalivano- dissi in modo sognante cercando di ricordare alcuni dettagli -poi mi ha sbottonato la camicia- continuai strozzandomi con la saliva, forse per l'imbarazzo: era strano parlare con Katly di ciò che facevo con il fratello!
-Allora gliel'ho sbottonata anch'io ...- diventai rossa, sentivo le vampate sulle mie guance -Era tutto così perfetto! Alla fine, però, Alex ha bussato alla porta perché ti cercava-. Mi toccai i capelli pensando alla scena.
-Se Alex non avesse bussato io a quest'ora starei ancora con Mark a ... Vabbé, mi hai capita! L'avrei fatto, anche se non sono ancora sicura! ...- alzai la voce contro me stessa -e poi Mark è così ... Oddioo!- Silvia, frena gli ormoni.
Aspettai un altro po' prima di parlare ancora: ero in piedi, con le braccia conserte e continuavo a mordermi costantemente il labbro inferiore per il nervoso.
-Su, dai ... Fammi una ramanzina adesso!
Lui per me sta cambiando: non fa delle cose che avrebbe fatto ogni giorno, ogni ora, ogni minuto della sua vita ed è così dolce, come non avrebbe mai fatto in vita sua; io invece non faccio niente per andargli incontro! Sono solo una stupida quindicenne piena di paure che sta con il più bello e apprezzato del paese che, ovviamente, si aspetta qualcosa in più da me. Lui è deluso dal mio comportamento, io me lo sento-.

 
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view post Posted on 24/6/2011, 22:09






Sinceramente,per quanto la cosa mi divertisse, mi suonava un po' strano sentire parlare dei rapporti che aveva mio fratello con la sua ragazza...anche se più che altro era sentirlo da Silvia.
Più o meno a meta del racconto la fermai con un
- Okay,okay,va bene così: ho capito.-
Ma ero piuttosto stanca e non vedevo l'ora che fosse il giorno di partenza per tornare in America - non che non avesse apprezzato Roma,sia chiaro.
Ascoltai comuque la storia.
- Silvia,smettila di farti tutti sti problemi e sii te stessa! - tagliai corto - dopotutto se è cambiato così tanto è tutto grazie a te! Però...su una cosa hai ragione: ti consiglio di non farlo aspettare così tanto. Questo non vuol dire che devi metterti fretta,anzi...solo,tieni a mente che non è un tipo che di solito tende ad aspettare troppo...anche perchè - te lo assicuro - non l'ha mai fatto in tutta la sua vita.

 
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view post Posted on 27/6/2011, 21:35

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Mi addormentai con le parole di Katly che scorrevano nella mia testa: Mark mi avrebbe aspettata, ma non per molto?? "Se si ama non bisogna fare qualsiasi cosa per quella persona?? Ah ma a chi lo sto dicendo?? Dovrei dirlo a me stessa piuttosto ...".
Mi svegliai molto presto, oggi era il grande giorno d'esordio: il giorno della sfilata; diciamo che il mio pensiero fisso era non fare una brutta figura indossando l'abito da sposa cucito apposta per me della Dolce&Gabbana. Avevo addosso (nel vero senso della parola!) un'enorme responsabilità: sfilare bene significava realizzare il sogno di una vita, trovare un lavoro a livello mondiale e diventare una modella famosissima, come Naomi Campbell; fare una figuraccia sarebbe significato addio altre possibilità importanti: la mia manager si fidava di me, ma se le avessi fatto fare una brutta figura sicuramente mi avrebbe mandata a quel paese!
La sfilata cominciava alle 18.30 e andava in onda su un canale italiano in diretta ed il giorno dopo erano mandate in onda sul canale "ModaItaliana" sul digitale terrestre; tutte le modelle, però, dovevano presentarsi sul posto alle 8 in punto. Mi accompagnò Mark (ovviamente prendemmo un taxi), ma dietro le quinte era così affollato da modelle e modelli che dovette andarsene (lo scambiarono anche per un modello! Beh, come darli torto ...).
Io dovevo aprire la serata con altre due mie colleghe sfilando in costume da bagno, nel mezzo della serata sfilavo con un grazioso vestitino di Roberto Cavalli e in intimo, mentre alla fine avrei dovuto sfilare, accompagnata da David Gandy, indossando il prezioso vestito da sposa.
Per Katly, Mark, Adam e Grazia riuscii a riservare i posti centrali in seconda fila; il posto di Mario lo occupò Alex che si invitò da solo alla serata ...
Le otto ore passarono in un batter d'occhio e tra trucchi e capelli riuscii solo ad inviare cinque sms, due a Katly e tre a Mark:
"Katly, qui è favoloso! E' tutto ciò che ho sempre sognato! Ci sentiamo presto, ciaoo!";
"Finalmente ho trovato un po' di tempo per inviarti un messaggio! Ti amo amore =)";
"Uuuh David Gandy mi aspetta! Credo che ti tradirò con lui stasera uahahahah"
"Kaaaaat, ho provato il vestito da sposa, ammetto che stavo per piangere! E' meraviglioso, poi lo vedrai, non ti dico nient'altro ... Ci vediamo tra un po' ;]"
"David Gandy non è ancora arrivato! Vabbé nell'attesa mi consolo pensandoti ... 3, 2, 1 ... Via! Tra un'ora si comincia!"
Un'ora passò in fretta...

 
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view post Posted on 24/10/2011, 17:48





Quel giorno eravamo tutti in ansia,agitati come non so cosa. Vorrei vedere, la mia ragazza stava per sfilare con un vestito di Dolce & Gabbana, sfilata che tra l'altro andrà trasmessa in chissà quanti canali!!
Eravamo tutti davvero emozionati,ma ovviamente Silvia era quella più in agitazione, perciò cercai di dimostrarmi sereno. Ero sicurissimo che ci sarebbe riuscita, non avrebbe fatto alcun errore e tutto sarebbe filato liscio come l'olio.
Quando l'accompagniai notai vestiti,modelle e modelli,addetti alla sicurezza e i vari manager correre a destra e a manca per far sì che tutto fosse perfetto.
Purtroppo però non riuscii a restare molto tempo lì, con tutto il lavoro che avevano da fare ero solo d'intralcio, anche se mi avevano scambiato per un modello. Una ragazza mi prese per il braccio dicendomi:
- Ti sembra l'ora di arrivare? -
e mi trascinò in uno spogliatoio nel quale fortunatamente, incontrammo il vero modello.
Uscii di lì che ormai mancava solamente un' ora all'inizio della sfilata, ma mi sembrò fin troppo tempo.
Non vedevo l'ora di assistere e attesi con trepidazione l'inizio della sfilata quando mi sedetti in tribuna.
Una specie di sipario si alzò e cominciarono ad uscire una sfilza di ragazze e ragazzi magri come non so cosa con dei vestiti a dir poco favolosi, ai quali applaudivano uno dopo l'altro.
Eppure non riuscivo a smettere di pensare ad una sola cosa: - Quando arriva Silvia?? -

 
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view post Posted on 21/12/2011, 18:38

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Lo spettacolo cominciò e le mie gambe cominciarono a tremare, tant'è che mi venne anche la palpitazione perché avevo paura di non riuscire a stare in piedi, con i tacchi poi!
Non ricordo molto dei preparativi, ma più che altro ho in mente l'ansia che mi saliva; ogni volta che salivo sulla passerella provavo un'emozione indescrivibile: ero agitata, ma al tempo stesso contenta di poter cercare in qualche modo di realizzare il mio sogno fin da quando ero piccola.
Misi i piedi sul quel palco la prima volta mentre sfilavo in costume: mi tranquillizzai perché mi sentivo a mio agio. Subito pensai a Mark e a cosa avrebbe potuto pensare in quel momento vedendomi indossare un costume verde mela apparentemente semplice, ma con uno slip abbastanza misero che non faceva altro che far cadere l'occhio sul mio fondoschiena... A metà serata sfilai con un vestito di Roberto Cavalli molto grazioso.
Tutto stava procedendo per il meglio, fino a quando, tornando nei camerini la mia manager mi disse che David Gandy non sarebbe arrivato entro la fine della sfilata...
-Una sposa senza sposo?? Non posso sfilare da sola!! Cacchio, sarà rimasto qualche modello a vedere la sfilata no?? No?!? Non è possibileeeeeee!!-.
Improvvisamente mi venne un'idea geniale...
-Ti sei sempre fidata di me, fidati anche questa volta...-.
Mancava un'ora alla fine della serata e mi ritrovai a correre tra il pubblico ancora con il grazioso vestitino addosso cercando di trovare Mark tra il pubblico e poi, intravedendolo, corsi da lui:
-Tu vieni con me!-, lo presi per il braccio e lo trascinai con me dentro i camerini, poi mi ripresentai di fronte alla mia manager:
-Ecco lo sposo! Preparatelo-.
Non avevo neanche pensato se l'abito potesse stargli bene, ma tutto era perfetto addosso a lui... Intanto era perfetto addosso al suo corpo, per davvero: lo dicevano tutte le modelle dietro le quinte.
Ultimi preparativi, bisognava salire sul palco, solo noi due... Uno affianco all'altro...



Edited by Gallymad Cartina 4e! - 27/12/2011, 17:04
 
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view post Posted on 27/12/2011, 14:17






"Sembra una Dea su quella passerella", pensai mentre la guardavo sfilare, "La mia Dea".
In quel momento desideravo stringerla tra le mie braccia più di ogni altra cosa. Volevo davvero che da questa sfilata fosse un'opportunità per spiccare come modella e mentre pensavo a questo,non mi accorsi nemmeno che stavo sorridendo come un cretino.
Perso com' ero nei miei pensieri quasi non feci caso a Silvia che mi veniva incontro tutta frettolosa.
- Eh? Dove mi stai portando adesso? Tra poco non tocca a te?-
Mi trascinò nei camerini,pieni di modelli e modelle ansiosi che correvano da una parte all'altra e di abiti messi in fila,specchi trucchi e parrucchi. Era un caos, ma era davvero emozionante.
Silvia diede istruzioni di prepararmi, lasciandomi a bocca aperta.
- Io?? E il David Gandy con cui desiderai tanto sfilare che fine ha fatto? - dissi.
Mi diedero il vestito, lo indossai e poi alcuni sarti mi aiutarono a sistemarlo, mi misero un po' di trucco, del quale, secondo la mia modesta opinione, non avevo affatto bisogno e infine mi spiegarono che avrei fatto da modello al posto di Gandy.
- Ma non ho mai fatto niente di simile prima... -
dissi un po' dubbioso.
"Be',alla fin fine basta mettere un piede davanti all'altro con scioltezza,no? Potrei anche farlo".

 
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view post Posted on 27/12/2011, 17:23

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Le luci bianche si abbassarono. Partì la canzone Adiemus di Enya e immaginavo il pubblico incuriosito ed emozionato nell'attendere la fase finale della serata: doveva essere un momento magico, una grande occasione per me e il mio futuro non era solo nelle mie mani, ma anche nelle sue, in quelle di Mark. Doveva sfilare al mio fianco vestito da sposo ed era bello, sì... Era bello sempre... In canottiera, con il suo amato giubbotto di pelle, con le felpe e vestito in modo elegante... Era sempre bello perché indossava un accessorio comune, ma lui lo portava con perfezione: il suo sorriso.
Prima di salire i gradini che portavano al palco ricordo che ci prendemmo per mano: io avevo la mano freddissima, la sua era calda e un brivido mi percosse la schiena e accennai un sorriso tremolante; i miei occhi si riempirono di lacrime un po' per l'emozione, un po' perché l'amavo troppo.
Ecco, eravamo lì, di fronte a tutti, di fronte agli spettatori, di fronte all'Italia, di fronte al mondo a gridare un po' a modo nostro l'amore che provavamo. Lui era lì con me, per me. Sfilavamo sorridenti, sottobraccio come due eleganti e nobili sposi, il mio buchet da sposa era semplice ma bello e gli strass che ricoprivano il luccicante corpetto brillavano sotto le luci ed incantavano le menti di miliardi di donne sognanti di avere un vestito da sposa come quello. Credo proprio che se l'avessi visto addosso ad un'altra sarei stata un po' invidiosa...
Bum, bum, bum. Il cuore batteva all'impazzata lungo tutta la passerella, ma non avevo più paura: al mio fianco c'era il mio uomo, quello che, con una mentalità da quindicenne, avrei sognato di sposare perché sapevo che non avrei trovato nessuno che eguagliasse la sua bellezza sia interna che esterna. Improvvisamente mi è sembrato come se mi stessi sposando per davvero con Mark, come se fosse stato un matrimonio sotto i riflettori e andavo incontro ad un sacerdote vestito da fotografo per pronunciare il "" tanto atteso; mi venne in mente anche il nostro primo bacio, al mare e immaginai una piccola scena della nostra prima volta...
Bene, avevamo percorso tutta la passerella, la sfilata era andata grandiosamente e sul palco poi ci raggiunsero tutte le altre modelle vestite di bianco.
La serata terminò con una standing ovation e gli applausi di tutti gli stilisti e non presenti alla sfilata.
Ritornammo dietro le quinte e ancora vestiti da sposa mi avvicinai dolcemente a Mark e appoggiai il mio polso alla sua schiena mentre mantenevo i fiori, poi avvicinandomi alle sue labbra gli sussurrai:
-Ti amo-,
così ci baciammo appassionatamente.

 
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view post Posted on 15/7/2012, 16:03






Ero pronto. Ero davvero pronto per fare questa cosa, ero stato truccato, pettinato profumato (con quasi una bottiglietta intera di Calvin Klein) e vestito, sebbene non mi sentissi perfettamente a mio agio con quel tipo di vestito, visto che non lo indossavo spesso. Oltretutto era un po' scomodo, ma l'emozione che provavo portandolo era indescrivibile.
In quel momento sentivo che nemmeno se mi fosse passata sopra una mandria di rinoceronti inferociti non sarei riuscito a rialzarmi, specialmente se si trattava di stare di fianco a Silvia. Mi tornò in mente quello che stava quasi per succedere qualche sera prima e arrossii. Non volevo forzarla, ma non avevo mai aspettato così tanto per farlo. Del resto, Silvia era decisamente speciale rispetto a tutti gli altri rapporti avuti con le altre ragazze.
Quando arrivò davvero il momento di salire sul palco e sfilare mi sentii terrorizzato tutto ad un tratto, anche se in apparenza ero molto tranquillo e sicuro di me stesso.
In realtà dentro mi stavo dicendo -Ma come ti è saltato in mente di fare il modello?? Cosa ti è preso, come puoi essere così arrogante da pensare che tu possa sfilare al fianco di Silvia?? Vuoi forse farle fare una brutta figura con la tua goffaggine??-
In quel momento però Silvia mi prese la mano e tutte le mie insicurezze sparirono in un attimo. A quanto pare non ero solo arrogante ma anche stupido -Perchè mi sono spaventato tanto?-
Quasi mi venne voglia di ridere per tutte le stupidaggini a cui avevo pensato: sarebbe andato tutto alla grande, perchè Silvia era con me. Finchè avremmo continuato a stare insieme avremmo potuto fare qualsiasi cosa, me lo sentivo. Così, la presi sotto braccio e insieme sfilammo sulla passerella che sembrava aspettare solo noi, applauditi e ammirati dal pubblico e filmati da tutte le telecamere presenti nella sala.
Ero felice, mi sembrava quasi di star fluttuando in aria per quanto lo ero.
Quando arrivammo alla fine della passerella, proprio davanti alle telecamere, davanti a tutte le persone presenti nella stanza che stavano a meno di un metro di distanza da noi, la presi e la baciai. Era troppo bella vestita così, e le labbra di un rosso acceso sembrava volessero chiamarmi. Perciò lo feci, senza paure. Sapevo che lei mi amava e io amavo lei e volevo dimostrarlo a tutti.
Infine, dietro di noi sfilarono tutte le altre modelle con i loro "sposi" e la serata terminò.
Fu un successone, ed ero contento di averne fatto parte.
Molte modelle e modelli, stilisti e vari professionisti del settore si compimentarono con noi ed ero così emozionato, felice ma anche incredibilmente stanco che mi sembrava di quasi di scoppiare.
Quando Silvia mi disse "-Ti amo-" così all' improvviso, non dopo averci pensato su, solo perchè era quello che sentiva, perchè era un Ti amo del tutto sincero ed autentico, scoppiai, letteralmente.
- Ti amo anche io Silvia, ti amo tantissimo-
Non avrei mai pensato di dire un frase del genere, eppure lo feci.
Ci baciammo appassionatamente e a lungo, come se niente potesse separarci,, mentre tutti gli altri ci guardavano ridacchiando, ma non mi importava per niente in quel momento perchè io avevo lei e lei aveva me.
Tornammo dai nostri amici, che erano rimasti a guardare la sfilata dalla platea e si congratularono con noi, così ridendo e scherzando, tornammo al nostro albergo, pronti per fare le valigie e ripartire la mattina seguente.

 
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icon1  view post Posted on 16/7/2012, 15:07

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Cip. Cip. Cip. Gli uccellini cinguettavano ed il cielo era più splendente del solito. Mi voltai alla mia sinistra e affianco a me, nel mio letto, c'era Mark. Quella notte dormimmo insieme, avvinghiati l'uno all'altra e fu così bello. Credo che fare l'amore si avvicinasse a quel gesto: sentire sulla propria pelle l'odore intenso del partner che ti penetra nelle narici e nel cuore.
Accarezzai i capelli a Mark e gli diedi un bacio sulla guancia, andai in bagno a sistemarmi un po' per poi svegliare Katly e Grazia, ma quando aprii la porta mi aspettava una grande sorpresa... C'era un'innocua busta che conteneva il mio futuro: i contratti di lavoro che la mia manager aveva preso in considerazione. Cominciai a tremare e gli occhi erano lucidi, lentamente aprii la busta e vidi tre bigliettini, così cominciai a leggere in mente:
"La Nivea è lieta di proporre alla Sig.ra Silvia Resta un contratto di lavoro a tempo determinato (9 mesi c.a) per spot pubblicitari dei prodotti."
"La WestCandy è lieta di proporre alla Sig.ra Silvia Resta un contratto di lavoro in Canada per sfilate a livello nazionale."
"La D&G è lieta di proporre alla Sig.ra Silvia Resta un contratto di lavoro in Italia (MI) per sfilate a livello mondiale."
Sììììììììììììììììììììììììììììììì! Ero felicissima! Tre contratti di lavoro ed il terzo mi era stato inviato da Dolce & Gabbana: in quel momento avevo così tanta forza che avrei potuto spaccare il mondo con un calcio! Il mio sogno adesso poteva diventare realtà!
Ma... Un attimo... Scegliere il contratto con la D&G significava lasciare la mia città, i miei amici, la mia scuola e Mark! Cosa sarebbe successo tra di noi??
"Successo o vita??"
Andai verso Mark tutta sorridente e senza fargli capire i miei problemi gridai ad alta voce:
-La D&G vuole farmi firmare un contrattoooooo!!-.
Lo abbracciai fortissimo.
-Ho avuto un contratto per recitare in spot pubblicitari dei bagnoschiuma di Nivea, un altro a qualche ora da casa nostra e... Uno a Milano, quello della D&G! E' fantastico, non trovi??-.




Com'era bella Silvia in tv l'altro giorno e anche Mark era stato bravo infatti le inviai un sms per complimentarmi.
Mancava poco al ritorno di Katlyeen, solo un giorno. Solo 24 ore. Finalmente.

 
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view post Posted on 18/7/2012, 22:22






Quella notte dormii benissimo e profondamente al fianco di Silvia. Non mi ricordavo nemmeno quando era stata l'ultima volta che avevo dormito così bene, in genere dormo abbastanza ma non in questo modo.
La sola presenza di Silvia mi faceva star bene, perfino nel sonno e mi sentivo terribilmente confortato dal fatto che adesso fosse pronta per stare al mio fianco, per sempre.
Be', per un po' di tempo, almeno: speravo tanto che durasse perchè in tutta la mia vita non avevo mai incontrato una persona del genere e non avevo mai provato questo genere di sentimenti.
Nel momento in cui aprii gli occhi e la vidi accanto a me, nel mio letto, sotto le mie stesse lenzuola a respirare il suo odore e sentire il nostro respiro andare all'unisono. Non volevo spezzare quell'incredibile e meraviglioso incantesimo che si era improvvisamente creato da uno spiraglio di luce che cadeva proprio sul suo viso addormentato, così mi rimisi a dormire anche io, volevo rimanere così per sempre, ma visto che non era possibile, volevo perlomeno godermi il momento.
L'ultima cosa che mi ricordo di aver pensato prima di riaddormentarmi fu: - è così bella che potrebbe essere Biancaneve... -

Mi svegliai di soprassalto con Silvia che urlava
- La D&G vuole farmi firmare un contrattoooooo!!-
e io che mi alzavo dal letto mo' di razzo - COSA? Ma è fantastico! -
Ricambiai l'abbraccio di lei con uno ancora più forte, la baciai sulla fronte, sulle guancie e mi fermai per sentire il resto, ma sentendolo, il mio sorriso si trasformò in un' espressione di tremenda proccupazione.
- No, cosa...come? Che vuol dire a Milano?? Sarebbe una grande occasione, ma...non voglio che tu te ne vada nel modo più assoluto! -
Non ero ancora pronto per perderla così...



Guardare Silvia e Mark sulla stessa passerella e insieme mi rese felice perchè sapevo che anche loro insieme erano molto felici e potevano contare l'uno sull'altra, era bello guardarli.
Questo però mi fece capire che mi mancava qualcosa, qualcuno e che quel qualcuno era Mario.
Io volevo davvero stare con lui, mi piaceva tantissimo...ma non volevo renderlo infelice ed il vero motivo per cui esitavo tanto era semplicemente che non avevo abbastanza fiducia in me stessa. Avevo paura di deluderlo, di non potergli dare quello che lui desiderava...ma volevo rivederlo, e questa sensazione non cambiò nemmeno sul volo di ritorno.

 
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