Posso partire, ma ..., Capitolo VII | Bar

Mi avviai (devo ammettere:spaventata) verso il bar e al di fuori di esso,incontrai Grazia,che arrivava nello stesso momento.
- Ehy! pensa un po' che telepatia!!- scherzai ridacchiando,e sperando che non notasse il mio abbigliamento esagerato,alla mo di' Silvia.
Entrammo dentro,e non appena Mario mi vide si mise ad urlare: - Katlyeen ma sei ... FANTASTICA!-
-Sssh! Abbassa la voce!- gli dissi a disagio,notando che tutti(nonnetti compresi e i dipendenti in particolar modo)si voltarono a guardarci - ti ringrazio,comunque...senti,per il viaggio...te la senti? Cioè,i tuoi sono d'accordo,tu vuoi venire??- gli chiesi,e nel mentre mi incamminavo verso un tavolino libero.

Mario mi incitò ad andare verso il bancone,lasciando così Grazia dov'eravamo.
- Scusami un'attimo,Grazia...torno in un attimo-
Seguii Mario lì dietro e tirò un contenitore cilindrico come fosse una disgrazia.
Lo era.
- Oh,mio Dio! Tu..! No,non puoi venire. Rischieresti troppo...no no no,non va. Tu resti qui.-
Gli dissi,non ammettendo obiezioni. Non volevo assolutamente che stesse male per colpa mia,non esisteva. Gli accarezzai il viso dolcemente,ma non volevo assolutamente portarlo con me,non in quelle condizioni.

Sollevai entambi i sopraccigli.
- Sei sicuro? Mario,io non voglia che tu corra pericoli. Se ti dovessi sentire male,e tutto dovesse andare per il peggio,io non so cosa farei!! Io non...no,senti non posso ignorare questa cosa.-
risposi,ignorando completamente la domanda che mi fece successivamente e il repentino cambiamento di voce.

Indietreggiai leggermente per il tono che usò (incazzato) per farmi capire che stava bene,prima di congedarsi in cucina. Restai lì un istante con gli occhi che mi pizzicavano per le lacrime che dovevano venir giù.
"No Katlyeen,poi ti rovinerai il trucco...e poi,per cosa diamine piangi??"
Me ne tornai al tavolo dove si era accomodata Grazia,con la testa alta e il passo deciso.
- Eccomi,scusa. Allora...com'è questo Alexander?-
le chiesi con un sorriso,finto e forzato,ma essendo un'ottima attrice dubitavo lo notasse.

"Sono le 18.30, è ora di prepararsi!"
Di solito non mi piaceva indossare abitini, vestini o cose così.
Al contrario, nel vesirmi utilizzavo più che altro jeans stretti o pantaloncini nel periodo estivo.
Aprìì l'armadio e scelsi dei pantaloncini corti di colore nero e una maglietta viola...
Abbinai al tutto bracciali e borsa, scarpe altrettanto nere e via!
All'uscita del bar, dove avevo appuntamento con Kat, ka incontrai...
Entrammo e ci sedemmo ad un tavolo insieme a Mario (non che mi piacesse tanto quel tipo, aveva già combinato troppi guai).
Improvvisamente Kat e Mario si alzarono per parlare in privato e io rimasi sola al tavolo ad aspettarli.
Dopo non molto ritornò solo Kat, che come per cambiare discorso mi chiese:
-Com'è questo Alexander?-.
Le risposi: -Bhè all'inizio può sembrare figlio di papà, ricco, strafottente; in realtà è cose ma ci sono dei lati nascosti in lui: la dolcezza, l'essere innamorata perdutam...-
Manco il tempo di finire il discorso che Mario le arrivò da dietro e la baciò...

Ascoltai attentamente le parole di Grazia,cercando di ricordarmi il tipo. L'avevo visto un paio di volte,ma così tanto tempo fa che non me lo ricordavo,e Silvia non è che ne parlasse molto e bene...purtroppo,Grazia non fece in tempo a finire la frase che Mario arrivò da dietro,e mi baciò. In un primo momento rimasi interdetta,ma poi,estasiata da quel contatto,ricambiai il bacio,prima di rendermi conto della situazione.
Avevo dato appuntamento a Grazia qui,era venuta,aveva avuto pazienza ad aspettare quando la lasciammo sola poco prima,e adesso....mi staccai immediatamente,diventando rossa come un peperone. E il tutto avvenne in un secondo.
- Mario! -
lo guardai male.

-Posso anche lasciarvi soli se volete eh!?
Ovviamente non prendetemi sul serio!-.
Risposi in modo freddo ma ironico, riuscìì a trovare una via di mezzo insomma!

-Posso anche lasciarvi soli se volete eh!?
Ovviamente non prendetemi sul serio!-
disse Grazia,evidentemente seccata.
La guardai come un cane bastonato.
- Mi dispiace Grazia...davvero...-mi scusai,per poi rivolgermi a Mario - Forse...è meglio se torni a lavoro. Parliamo quando stacchi,io ti aspetterò fuori. -
Tornai a guardare Grazia,che ancora aveva il muso.
- Grazia...scusami,adesso ti prometto che ti dedicherò tutta l'attenzione di cui sono capace,okay?

Mario fece l'offeso,dicendo:
Tanto sapevo che andava finire così! Oggi lavoro fino a mezzanotte, ma credo che farò uno straordinario!-
Non feci in tempo a fermarlo che se ne era già andato verso il bancone. Mi girai verso Grazia,infuriata. Odiavo quando faceva così. Non mi interessava se lavorava fino a mezzanotte,l'avrei aspettato. E se voleva fare gli straordinari,lo avrei aspettato fino alle 1:00!
-Allora,dove eravamo rimaste?-
chiesi con un sorriso forzato a Grazia.
Non per lei,ma per Mario era forzato il mio sorriso,mi faceva innervosire. Anche se non pensavo se ne fosse accorta poi molto.