-Funzionalismo: Verso la fine del 1800 la psicologia si diffonde negli USA. Quella Europea era considerata una Little Science, mentre quella Americana una Big Science. In Europa il primo scienziato che si occupò di un argomento di psciologia fù Herman Hebbingaus. Studiò il funzionamento della memoria usando se stesso come cavia, e verificando le sue teorie attraverso espirimenti. Pubblicò in seguito un libro dove racconta i suoi studi. Peccato che per farlo non adoperasse materiale da laboratorio, bensì strumenti senza senso. La pscilogia in America ebbe molto successo poichè vi erano finanziamenti dallo stato. Il padre della psicologia Statunitense è William James, fondatore del funzionalismo. Secondo questa corrente la mente è un entità dinamica, con processi universali, cioè uguali in tutti gli individui.
-Psicoanalisi: Verso la fine del 1800 la psicologia fece passi da giganti: tutto poteva far pensare che nei decenni successivi la ricerca sarebbe progredita. Nel 1900 si è sviluppata la psicanalisi, un movimento nato grazie a Sigmund Freud (1856-1939), dedicatosi all'isteria e alla nevrosi. A differenza degli altri scienziati non curava queste malattie con metodi biologici, bensì tramite l'inconscio. Per inconscio s'intende il lato irrazionale della psiche, di cui noi siamo inconsapevoli. Freud si dedicò a capire come esso funzionasse e, esplorandolo nel diallogo paziente-terapeuta. I meriti della psicanalisi sono: aver contribuito allo svilpuppo della psicologia e aver attirato l'attenzione del vasto pubblivo, suggerendo idee. Alcuni filosofi della scienza, come Popper, osservarono che per Freud i sogni appaiono desideri inconsci. Lo psicanalista risponde che un incubo è un desiderio nascosto, che l'individuo non sà di avere. Freud pensava che nell'inconscio si agitassero dei desideri potenti: le pulsioni. Invece, la nostra mente è fatta di operazioni meccaniche, che si adattano al luogo, all'ambiente e al contesto.
-Comportamentismo: Si sviluppa negli USA l'idea che nella psicologia ci si debba rifiutare di occuparsi della mente. A teorizzarla è John Watson, con il comportamentismo. Il principio fondamentale afferma che bisogna attenersi a ciò che è osservabile dall'esterno. L'individuo và considerato una scatola nera, cioè un sistema di cui si può dire come reagisce agli stimoli esterni, ma non si sà com' è formato all'interno. Alcuni comportamentisti hanno sistenuto che la mente non si può e non si deve studiare. Il loro rifiuto nasce dal fatto che il loro sogno sarebbe stato quello di manipolare la mente dall'rsterno. Burrush Frederik Skinner si è occupato dei problemi pratici, è entrato in questioni di carattere generale come la natura del linguaggio e l'organizzazione della socità, affontando anche problemi etici.
-Gestalt: La scuola della Gestalt, nata in Germania, si è opposta all'antimentalismo comportamentista. Nel 1912 Max Wetheime pubblicò un articolo: Studi sperimentali sulla percezione visiva del movimento. Tra i fondatori della scuola ci sono anche Kurt Koffka e Wolfang Kohler, l'autore delle ricerche sull'insight.
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